Dicembre è tempo di TARI e di IMU, due delle imposte meno amate dagli italiani. Eppure, almeno per quanto riguarda l’IMU, c’è un trucco furbissimo e del tutto legale per pagare fino al 75% in meno.
Come ogni anno Dicembre non è solo il mese di Natale e dei regali ma è pure il tempo di chiudere i bilanci e i bilanci familiari si chiudono pagando due delle tasse meno amate: l’IMU e la TARI. In entrambi i casi, però, ci sono delle piccole strategie – del tutto legali- per ridurre l’importo e, quindi, risparmiare un bel po’ di soldi.
Per quanto riguarda la TARI, la tassa sui rifiuti, l’importo cambia in relazione non solo al Comune in cui si vive ma anche in base alla grandezza della casa e al numero di componenti del nucleo familiare. I nuclei familiari con Isee al di sotto di certe soglie possono beneficiare di uno sconto. Ma non solo: in certi comuni anche chi fa il compostaggio riciclando i rifiuti può fruire di una riduzione della TARI del 25%.
Passando all’IMU la situazione è un po’ più complicata in quanto, normalmente, chi ha più di un immobile di proprietà deve pagare questa imposta comunale. E, talvolta, la si deve pagare anche sulla prima casa se rientra nelle categorie catastali di lusso. Eppure c’è un trucchetto furbissimo e del tutto legale per ottenere una riduzione dell’IMU del 75%.
Tra le tasse meno amate all’IMU va proprio il posto d’onore. Pagarla è un nostro preciso dovere ma possiamo ingegnarci per ridurre un po’ l’importo. C’è un trucco legale che quasi nessuno conosce per pagare fino al 75% in meno.
Chi possiede più di una casa di norma deve pagare l’IMU su tutte le proprietà al di fuori dell’abitazione principale. Se, però, l’abitazione principale rientra nella categoria “immobili di lusso” allora dovremo pagare l’IMU anche su questa. C’è un modo però per evitare di pagare l’IMU a prezzo pieno anche sulle seconde case: un trucco che non conosce quasi nessuno ma che è previsto dalla Legge italiana.
I proprietari che decidono di affittare le loro seconde case con un contratto di affitto a canone concordato, possono beneficiare di una riduzione dell’IMU del 75%. Per fare un esempio: chi dovrebbe pagare 1000 euro, ne pagherà solo 250. Davvero un bel risparmio. Il canone concordato è un affitto a prezzi più bassi rispetto ai prezzi di mercato e segue regole stabilite da associazioni di cui fanno parte sia inquilini che proprietari.
E’ nato con lo scopo di consentire anche alle persone meno abbienti di avere una casa in affitto a prezzi accettabili. D’altro canto, per convincere i proprietari ad affittare le case a prezzi più bassi – anziché puntare tutto sugli affitti brevi ai turisti – era necessario dar loro un beneficio in cambio e questo beneficio consiste proprio in un forte sconto sull’IMU. Uno scambio vantaggioso per tutti insomma.