Risparmia sulla tassa IMU di dicembre: sfrutta al massimo queste esenzioni per pagare di meno e avere zero pensieri.
L’inizio del mese di dicembre coincide per molti contribuenti con l’arrivo di un appuntamento spesso temuto, ma necessario. La seconda rata dell’IMU (Imposta Municipale Unica) attesa per il 16 dicembre, rappresenta il momento decisivo per saldare il versamento annuale dell’imposta sul possesso degli immobili.
A differenza dell’acconto di giugno, il quale si base sulle aliquote e sulle norme dell’anno precedente, il saldo richiesto a dicembre tiene conto della differenza tra l’imposta annuale totale e quanto già pagato in acconto. Il pagamento dell’IMU spetta ai contribuenti i quali possiedono immobili diversi dall’abitazione principale o che rientrano in categorie catastali considerate di lusso.
Per chi si prepara a procedere con il pagamento dell’imposta, è possibile usufruire di alcune agevolazioni pensate per ridurre la spesa e risparmiare. I contribuenti potranno consultare le disposizioni in merito, ottenendo le esenzioni a seconda della categoria di appartenenza.
Esistono dei casi in cui il pagamento dell’IMU non risulta essere obbligatorio. Dal 1 gennaio 2014, difatti, il pagamento dell’imposta non risulta essere più necessario sulla prima abitazione. Rientrano nell’esenzione altresì le abitazioni principali non di lusso (categorie A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7), gli immobili equiparati all’abitazione principale, i terreni agricoli detenuti e coltivati da coltivatori diretti, gli immobili appartenenti a enti non commerciali e i beni immobili ad uso culturale.
Per il 2025, inoltre, rimangono confermate alcune agevolazioni come la riduzione del 50% per immobili concessi con comodato gratuito a parenti di primo grado e la riduzione del 50% per fabbricati riconosciuti come beni di interesse storico e artistico. La riduzione del 50% è disponibile altresì per gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili, per un unico immobile posseduto da pensionati residente all’estero e una riduzione del 25% per le abitazioni locate a canone concordato.
Il versamento dell’IMU andrà effettuato tramite modello F24 o con bollettino postale. Nello specifico, l’F24 dovrà essere provvisto di codice catastale del Comune, il numero complessivo di immobili per cui si esegue il versamento, l’anno di imposta, l’importo da versare raggruppato e il codice tributo. Per calcolare il saldo, sarà necessario recuperare la rendita catastale attribuita all’immobile all’1 gennaio 2025, il quale dovrà essere rivalutata al 5%.