Il Governo studia nuove tassazioni agevolate per i dipendenti con una flat tax che prevede tagli come accade per i forfettari.
Quando si parla di Flat Tax si intende una proposta di riforma del sistema fiscale volta a ridurre le aliquote IRPEF in vigore per dare respiro ai contribuenti. L’obiettivo è sostenere i redditi più bassi, raggiungere una maggiore equità e alla fine dei conti aumentare il gettito per lo Stato riducendo l’evasione fiscale. Nel 2026 si parla di cambiamenti rispetto le condizioni attuali.
Si attende l’ufficialità delle proposte di cambiamento attualmente al vaglio del Governo. Ricordiamo che la Legge di Bilancio 2026 dovrà essere pubblicata in via definitiva entro la fine di dicembre. Fino ad allora è soggetta a modifiche, cancellazioni e integrazioni dopo attente analisi degli addetti ai lavori in corso. In questi ultimi giorni si è parlato molto della flat tax per i dipendenti e tanti italiani vorrebbero capire meglio quali sono le possibili novità attese.
Flat tax significa tassazione più bassa per milioni di dipendenti ma occorre chiarire che non sarà tutto lo stipendio il prossimo anno ad avere un taglio della tassazione. Saranno coinvolte, infatti, solo tre componenti della retribuzione in un meccanismo simile a quello che si utilizza oggi per le Partite IVA nel regime forfettario. Su una parte della busta paga per alcuni lavoratori ci sarà la possibilità di avere una tassa piatta invece dell’IRPEF progressiva dal 23 al 43%.
Come funzionerà la flat tax nel 2026
Nella bozza della Legge di Bilancio 2026 si legge di tre nuove flat tax che potrebbero essere introdotte il prossimo anno. La prima tassa piatta sarà al 5% – una tassazione decisamente conveniente rispetto l’IRPEF – per gli incrementi retributivi dello stipendio nel settore privato derivanti dal rinnovo contrattuale collettivo firmato nel 2025/2026. Parliamo di oltre 3 milioni di beneficiari.
La seconda flat tax riguarderà la parte fino a 1.500 euro di extra per lavoro notturno, festivo e per lavoro nei giorni di riposo. L’aliquota sarà del 15%, anche questa molto conveniente rispetto l’IRPEF. L’ultima tassa piatta interesserà, infine, i dipendenti pubblici e sarà al 15%. L’agevolazione fiscale riguarderà il trattamento economico accessorio e prevederà un tetto massimo di 800 euro l’anno.
Le tre flat tax sono attualmente in discussione in Parlamento ma c’è da aggiungere un’ulteriore novità in programma. Un rafforzamento della flat tax sui premi di produttività. Viene aumentato il limite di reddito massimo da poter assoggettare alla tassa piatta già in vigore per i dipendenti. La proposta è di un incremento da 3 mila a 5 mila euro mentre la percentuale passerà dal 5% all’1%. Ogni novità comporterebbe, in conclusione, un aumento degli stipendi per i lavoratori.
