In inverno l’accensione del camino da parte del vicino può causare disagio con il fumo che entra in casa propria. Come difendersi?
Chi ha un camino lo sfrutta non appena le temperature iniziano ad abbassarsi. Il fumo, però, può entrare nelle case dei vicini e infastidire causando disagi e problemi respiratori. Un danno punito dalla Legge che dà ai cittadini la possibilità di difendersi da una tale eventualità.
Sopportare il fumo del vicino tutto l’inverno che entra in casa? C’è un’alternativa, avvertirlo che se non troverà una soluzione al disagio verrà avviata un’azione legale nei suoi confronti. Bisogna essere fortunati quando si sceglie casa in un condominio e trovare vicini ragionevoli e che sanno come comportarsi. Molto spesso non si ha, però, questa fortuna e si incontrano persone egoiste, maleducate e incuranti del benessere altrui.
Accendono il camino e se il fumo entra in casa di un vicino poco importa, ignorano il problema che per loro non esiste. Fortunatamente non si è sempre soli davanti a tanta ignoranza. La Legge in alcuni casi riconosce la ragione in chi subisce un danno con conseguente possibilità di richiesta di un risarcimento danni. A disciplinare i rapporti tra condomini sia il regolamento condominiale che il Codice Civile.
Nei condomini molto spesso finestre e balconi sono molto vicini tra loro. Di conseguenza potrebbero arrivare fumi e odori da un appartamento vicino. Come comportarsi in questo caso? Secondo la normativa è concesso esalare fumi ma solo entro determinate soglie. Qualora i limiti dovessero essere superati ecco che si potrebbe chiedere un risarcimento danni.
C’è solo un dettaglio da sapere. La Legge non fissa con precisione questi limiti. Sarà il Giudice, dunque, a valutare la situazione e a stabilire se il fastidio è reale, quanto è frequente e sopportabile prima di arrivare con una sentenza a stabilire da chi sta la parte della ragione. In generale le esalazioni di fumo sono vietate nel momento in cui molestano le persone.
Il Giudice, dunque, valuterà se il fumo costringe a tenere chiuse le finestre oppure a non stendere i panni sul balcone. In questi casi riconoscerà un effettivo disturbo e concederà qualora le circostanze lo prevedano un risarcimento dei danni. In altri casi, poi, le esalazioni di fumo possono configurare un vero e proprio reato. Capita quando i fumi disturbano più persone comportando un disturbo della quiete pubblica punito con l’arresto fino a tre mesi o una multa di circa 300 euro oppure quando a causa delle esalazioni si hanno problemi di salute.