Chi vive in condominio e organizza feste durante il periodo natalizio deve sapere che corre seri rischi.
Si sta avvicinando il periodo più bello dell’anno, quello in cui tutti dovremmo diventare più buoni ed empatici ma spesso questa è solo un’utopia. C’è chi neanche durante le feste natalizie riesce a scendere a compromessi o avere pazienza. Un vicino, ad esempio, potrebbe essere pronto a denunciarti se fai troppo chiasso con amici e parenti.
Quando si organizza una festa con amici o parenti in occasione del Natale si cura ogni dettaglio in ogni minimo particolare. Dall’allestimento della tavola all’intrattenimento fino alla scelta di un menu adatto a tutti i partecipanti. L’intento è divertirsi, passare ore in allegria chiacchierando, cantando, giocando.
Inevitabilmente quando più persone si riuniscono si crea un poco di confusione se non altro per le voci che si accavallano e le risate. Comprensibile che durante le festività natalizie questi schiamazzi possono durare fino a tardi soprattutto la Vigilia di Natale oppure il 31 dicembre. Da vicini festaioli ci si dovrebbe dare un limiti al caos per non disturbare eccessivamente gli altri condomini. In compenso gli altri dovrebbero avere comprensione fino ad una certa ora. Quando potrebbe scattare una denuncia?
Non serve alcuna autorizzazione per organizzare una festa in casa propria ma ci sono delle altre regole da rispettare. Il regolamento condominiale fissa degli orari entro i quali si può produrre rumore con musica e schiamazzi rimanendo entro determinate soglie di decibel. Generalmente si parla di mezzanotte, non più tardi. Le ore del silenzio più comuni sono dalle 13.00 alle 15.00 e dalle 22.00 alle 07.00 ma è comprensibile come l’orario serale possa prolungarsi soprattutto in occasione di feste come il Natale.
Se nel regolamento condominiale non dovesse esserci scritto nulla di troppo specifico allora si dovrebbe fare riferimento all’articolo 844 del Codice Civile. Questo stabilisce che i rumori devono rimanere entro la normale tollerabilità ossia entro i 3 decibel. Superando questa soglia scatterebbe un illecito civile se ad essere disturbato fosse un solo vicino (quello del piano di sotto, ad esempio) mentre si potrebbe essere denunciati per disturbo della quiete pubblica qualora più vicini fossero coinvolti e disturbati.
Qui entriamo in ambito penale. Il reato di disturbo della quiete pubblica è punito con l’arresto fino a tre mesi o con un’ammenda fino a 309 euro. Da puntualizzare che anche i singoli Comuni possono fissare in autonomia i decibel da non superare. Il consiglio è di informarsi qualora si abbiano vicini troppo zelanti nell’osservazione delle regole disciplinanti la vita in condominio.